Il manoscritto inedito
Di recente, a seguito di lavori di risistemazione del materiale d’archivio, è stato rinvenuto un rotolo membranaceo vergato in carattere semigotico; si tratta di una pergamena costituita da cinque lunghi teli legati in successione da corregge in modo da formare un unicum di oltre due metri di sviluppo. Si dovrà sottoporre la pergamena ad attento restauro prima di poterla concedere in lettura in quanto le condizioni in cui versa attualmente richiedono molta attenzione e doverosa cautela nello svolgerla.
Nel frattempo, si è provveduto a fotografare l’intera pergamena in modo da poterla leggere senza dover ricorrere all’originale che, peraltro, presenta l’intera parte destra rovinata quasi completamente e con parti marginali del tutto mancanti. È facile pensare che si tratti di un documento di una certa rilevanza ed è auspicabile poter acquisire dalla sua lettura ulteriori ed importanti notizie sullo stato della Chiesa di Civita nel Medioevo. Apparentemente sembra essere un atto notarile [“In Nomine Domini Iesu Christi. Amen. Anno Incarnationis…”] in cui sembrano essere elencati i beni della Chiesa. La data non è rilevabile, perché presente sulla parte andata distrutta, ma scorrendo il testo sembra affiorare una data, 1943: non dovremmo essere lontani dal vero datando la pergamena alla prima metà del Quattrocento.